25 ottobre 2010 - Il Pain e Policy Studies Group (PPSG) ha pubblicato online i dati relativi al consumo di oppiacei a livello internazionale e nazionale acquisiti dal 1964 al 2008 dall’International Narcotics Control Board (INCB), consentendone una lettura agevole e interattiva sul suo sito web. |
Purtroppo però i valori di consumo di morfina odierni testimoniano dati poco confortanti: le nazioni classificate secondo la World Bank come high-income (65 Paesi tra cui l’Italia) rispetto agli altri 3 livelli di classificazione assorbono da soli il 91% del consumo mondiale, rappresentando però il 17% della popolazione totale. Infatti, la popolazione delle nazioni low e middle-income è pari invece al 83% di quella mondiale, ma con un consumo del 9%.
consumo mondiale del 17% della popolazione (in rosso) | distribuzione della popolazione rispetto al consumo (dimensione bolle) |
Per quanto riguarda l’Italia, i dati presentati sono relativi al periodo 1980-2008. Nel 2007 il consumo pro capite è stato di 106 mg di morfina equivalente (ME) quale sommatoria tra sei molecole (fentanyl, idromorfone, metadone, morfina, ossicodone, petidina) contro i 374 mg della Svizzera, i 378 mg della Germania, i 386 mg dell’Austria, i 467 mg della Danimarca oppure i 621 mg del Canada e i 663 degli Stati Uniti, ma in linea con i 96 mg della Grecia e i 90 del Regno Unito. |
La molecola più utilizzata è il metadone (78-80 mg/pro capite), a cui segue distaccato il fentanyl (0,39 mg pro capite) e a livelli nettamente inferiori la morfina (2 mg pro capite) e poi le altre cioè idromorfone, ossicodone e petidina.