Il Vermont si appresta, con la firma del proprio governatore, a diventare il terzo stato a legalizzare esplicitamente il suicidio assistito, dopo una votazione del 13 maggio 2013 per approvare la controversa legge. Oltre a Oregon e Washington, suicidio assistito è tecnicamente legale nel Montana. La vittoria per il suicidio assistito in Vermont arriva poco dopo una sconfitta in Massachusetts, dove le resistenze alla legge si basavano sul pensiero che il suicidio assistito potesse creare un... |
"pendio scivoloso che porta all'eutanasia" e indurre le persone - i malati terminali - a pressioni o coercizione sotto la spinta di parenti avidi di eredità.
Il Vermont Medical Society, nel 2003, si oppose alla proposta di legge in Vermont, ma per un motivo diverso, poichè giudicava che legalizzare la pratica "avrebbe potuto impedire o aggirare buone cure palliative".(1)
(1)
Vermont is a governor's signature away from becoming the third state to explicitly legalize physician-assisted suicide, after a final vote by lawmakers yesterday to approve the controversial practice.
In addition to Oregon and Washington, physician-assisted suicide is technically legal in Montana. The victory for physician-assisted suicide in Vermont comes shortly after a defeat in Massachusetts, where voters in a November 2012 referendum defeated the same bill that voters in Oregon and Washington had approved. The measure legalizing physician-assisted suicide was running ahead in the polls until a last-minute advertising campaign by opponents appeared to turn the tide. Critics have said that physician-assisted suicide will create a slippery slope leading to euthanasia and expose ailing individuals to pressure or coercion to take their lives from greedy relatives eager for an inheritance.
The Vermont Medical Society opposed the bill in Vermont, but for a different reason. In 2003, the society took the position that there should be no law either for or against physician-assisted suicide. Legalizing the practice "might prevent or circumvent good palliative care"
Nell'ambito del disegno di legge in attesa della firma del governatore del Vermont, un medico può ordinare una dose letale di narcotico richiesto da un paziente morente solo dopo una serie di condizioni sono soddisfatte. Per prima cosa, il medico deve consigliare al paziente servizi e cure di fine vita alternative, tra cui le cure palliative e l'hospice.
Inoltre, il medico prescrittore e il medico consulente devono concorrere che il paziente:
• ha una prognosi inferiore a 6 mesi di vita;
• chiede volontariamente il suicidio assistito;
• è competente e in grado di prendere una decisione consapevole.
Il paziente deve richiedere il farmaco due volte, con una intervallo di 15 giorni tra la prima e la seconda richiesta. Il medico prescrittore non può somministrare il farmaco, è il paziente ad assumerlo. (2)
(2)
Under the bill awaiting the governor's signature in Vermont, a physician can order a lethal dose of narcotic requested by a dying patient only after a number of conditions are met. For one thing, the physician must counsel the patient about alternative end-of-life services, including palliative and hospice care. In addition, the prescribing physician and a consulting physician must concur that the patient:
- has most likely only 6 months to live,
- is voluntarily requesting physician-assisted suicide, and
- is competent and making an informed decision.
The patient must request the medication twice, with a span of 15 days in between. The prescribing physician cannot administer the drug; the patient does.
Lo spunto di riflessione su questo articolo è relativo al possibile "conflitto" tra Cure Palliative e Suicidio Assistito: ricorrere al Suicidio Assistito significa ammettere il fallimento delle Cure Palliative? O, nell'ambito del principio di autodeterminazione della persona, competente e consapevole, il Suicidio Assistito rappresenta una delle possibili scelte che il paziente può operare, in continuità con le Cure Palliative di cui ha fruito?