Le attuali differenze nella pratica dell’idratazione artificiale nei pazienti oncologici terminali possono causare seri problemi clinici. Per indagare l’influenza del volume dell’idratazione sui sintomi di questi pazienti nelle ultime tre settimane di vita è stato compiuto uno studio prospettico, osservazionale su 75 pazienti consecutivi , affetti da tumori maligni addominali negli ultimi quattro anni. I medici hanno valutato la gravità della disidratazione delle membrane (rilevata in tre punti del corpo), dell’edema periferico (determinato su sette parti del corpo), dell’ascite e del versamento pleurico (valutati come non rilevabile fisicamente, rilevabile ma asintomatico, sintomatico), della secrezione bronchiale e del delirium iperattivo. |
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: il gruppo con idratazione (n = 32) che riceveva 1000 mL o più di idratazione artificiale al giorno, una e 3 settimane prima della morte, e il gruppo non idratato (n = 43).
Nelle ultime tre settimane, la percentuale di pazienti con un deterioramento dei valori relativi alla disidratazione era significativamente maggiore nel gruppo non idratato rispetto al gruppo con idratazione (35% contro 13%, p = 0,027), mentre la percentuale di pazienti le cui valutazioni sintomatiche per l’edema, l’ascite e la secrezione bronchiale peggioravano era notevolmente più elevata nel gruppo con idratazione rispetto al gruppo non idratato (57% contro 33%, p = 0.040; 34% contro il 14%, p = 0,037; 41% contro il 19%, p = 0,036, rispettivamente). Non c'erano differenze significative tra i 2 gruppi per il versamento pleurico o il delirio iperattivo.
I potenziali benefici dell’idratazione artificiale sulla disidratazione delle membrane devono essere bilanciati con il rischio di peggiorare i sintomi dovuti alla ritenzione dei fluidi nell’edema periferico, nell’ascite e nella secrezione bronchiale. Ulteriori studi clinici sono indispensabili per identificare gli effetti dell’idratazione artificiale sul benessere complessivo del paziente, ma nel frattempo, si raccomanda vivamente un trattamento individualizzato basato sulla valutazione globale e su uno stretto monitoraggio della disidratazione e dei sintomi dovuti a ritenzione dei liquidi.