26 agosto 2010 - Clive Seale, PhD della Barts e London School of Medicine and Dentistry della Queen Mary University, ha presentato un contributo sull’impatto della condizione etnica e religiosa dei medici nelle decisioni riguardanti le cure di fine vita sul Journal of Medical Ethics.
A 8.857 medici inglesi è stato distribuito un questionario anonimo: 3.733 (42,1%) hanno risposto, mentre 2.923 hanno inviato dati in merito all’assistenza di fine vita prestata ai propri pazienti. Sono stati coinvolti nello studio i medici di quelle specialità in cui vengono affrontate frequentemente le tematiche di fine vita: neurologia, geriatria, medicina palliativa, terapia intensiva e medicina generale. Alcune correlazioni sono emerse tra etnia, specialità e religiosità da un lato e modalità di approccio dall’altro. La religiosità del medico risulta impattare sul processo decisionale sia nelle scelte terapeutiche sia nel coinvolgimento del paziente.