Le segnalazioni di regolamenti e leggi in materia di eutanasia e suicidio medico-assistito stanno diventando sempre più comuni nei media.
Molti gruppi si oppongono all'eutanasia e al suicidio medico-assistito, mentre quelli a favore sostengono che i malati cronici gravi ed i pazienti debilitati hanno il diritto di controllare i tempi e le modalità della loro morte.
Altri sostengono che sia il suicidio medico-assistito che l'eutanasia sono eticamente legittimi in casi rari ed eccezionali.
Dato che queste discussioni così come le nuove proposte di leggi e regolamenti possono avere un forte impatto sui pazienti, i familiari e gli operatori sanitari, la IAHPC ha preparato questa dichiarazione per informare sulla propria posizione riguardo ad eutanasia e suicidio medico-assistito.
La IAHPC ha creato un gruppo di lavoro di [..]
[..] sette membri del consiglio e due funzionari che volontariamente partecipassero a questo lavoro. Una ricerca online è stata effettuata utilizzando i termini "dichiarazione di punto di vista", "eutanasia", "suicidio assistito" per identificare le dichiarazioni di presa di posizione esistenti da parte di organizzazioni professionali sanitarie. Sono stati incluse solo le dichiarazioni di associazioni nazionali o sovranazionali. Sono state identificate le dichiarazioni di sette associazioni mediche ed infermieristiche generiche e quelle di sette organizzazioni di cure palliative.
Un documento di lavoro comprendente una sintesi delle diverse prese di posizione è stata preparato e sulla base di queste. Confronti online tra i membri del gruppo di lavoro hanno avuto luogo per un periodo di tre mesi. Le divergenze sono state riconciliate con uno scambio di e-mail. La bozza risultante è stata condivisa dall’intero comitato e vi sono stati aggiunti ulteriori commenti e suggerimenti.
Questo documento rappresenta la versione finale approvata dal Consiglio di amministrazione della IAHPC.
La IAHPC ritiene che nessun paese o stato dovrebbero prendere in considerazione la legalizzazione dell'eutanasia o del suicidio medico-assistito fino a che non garantisce l'accesso universale ai servizi di cure palliative e ai farmaci appropriati, che includono gli oppioidi per trattare il dolore e la dispnea.
Nei paesi e negli stati dove l'eutanasia e/o il suicidio medico-assistito sono legali, la IAHPC condivide che le unità di cure palliative non dovrebbero occuparsi della supervisione o dell’esecuzione di queste pratiche.
La legge o le norme dovrebbero comprendere disposizioni che autorizzino tutti i professionisti sanitari che sono contrari a queste pratiche a negare la loro partecipazione.