È difficile identificare gli anziani con una malattia grave (con un’aspettativa di vita inferiore ad un anno) che possano beneficiare di conversazioni sulla loro grave malattia o di altri interventi di cure palliative nel reparto di pronto soccorso.
Per valutare il rendimento della "domanda a sorpresa" sui medici di pronto soccorso nel prevedere la mortalità a 12 mesi, si è chiesto loro: "Sarebbe sorpreso se questo paziente morisse nei prossimi 12 mesi?". Il paziente in oggetto aveva ≥65 anni ed era [...]
[...] stato visto in quel turno. In prospettiva sono stati acquisiti gli atti di morte dal Massachusetts Department of Health Vital Records.
La ricerca è stata svolta in un pronto soccorso cittadino, collegato all'università, per valutare la mortalità a 12 mesi.
La domanda a sorpresa è stata rivolta a 38 medici e l'86% ha partecipato.
L'età media della coorte considerata era di 76 anni, il 51% dei pazienti era maschio e il 45% aveva almeno una grave malattia.
Su 207 pazienti, i medici hanno affermato che "non si sarebbero sorpresi" se il paziente fosse morto nei prossimi 12 mesi per 102 pazienti (49%); 44 dei 207 pazienti (21%) sono effettivamente morti entro 12 mesi. La domanda a sorpresa ha dimostrato una sensibilità del 77%, una specificità del 56%, un valore predittivo positivo del 32% ed un valore predittivo negativo del 90%. Quando combinato con altri fattori di predizione, il modello ha individuato correttamente i pazienti che sono sopravvissuti dai pazienti morti nel 72% del tempo (c-statistico = 0.72).
L'uso della domanda a sorpresa da parte dei medici dei pronto soccorso può prevedere la mortalità a 12 mesi nei pazienti anziani ivi ricoverati ed aiutare i medici del reparto ad identificare gli anziani che necessitano di interventi di cure palliative.