Si è valutato l'impatto dell’integrazione precoce delle cure palliative nei pazienti con una diagnosi recente di cancro al polmone o gastrointestinale. I pazienti con una diagnosi recente di cancro incurabile polmonare o gastrointestinale, non al colon-retto, sono stati assegnati in modo casuale a ricevere precocemente o cure palliative integrate all’assistenza oncologica (n = 175) o la cura consueta (n = 175) tra il maggio 2011 ed il luglio 2015.
I pazienti che sono stati assegnati alla terapia congiunta hanno incontrato un medico palliativista almeno una volta al mese fino alla morte, mentre coloro che hanno ricevuto le cure tradizionali hanno consultato il palliativista su richiesta.
L'obiettivo primario era [...]
[...] il cambiamento nella qualità della vita (QOL) dal basale alla 12a settimana, misurato con il punteggio della Functional Assessment of Cancer Therapy-General Scale. Gli obiettivi secondari comprendevano la variazione della QOL dal basale alla 24a settimana, una modifica della depressione in base al Patient Health Questionnaire-9 e differenze nella comunicazione sul fine vita.
I pazienti con terapia congiunta (a confronto della cura usuale) hanno riferito un più consistente miglioramento della QOL dal basale alla 24a settimana (1.59 contro -3.40; p = 0.010), ma non alla 12a settimana (0.39 contro -1.13; p = 0.339).
Gli stessi pazienti hanno anche segnalato una minore depressione alla 24a settimana, con adattamento ai punteggi iniziali (differenza media aggiustata, -1.17; 95% IC, da -2.33 a -0.01; p = 0.048).
Gli effetti dell’integrazione variavano in base al tipo di cancro, cioè i pazienti con cancro del polmone con terapia congiunta hanno riportato miglioramenti nella qualità della vita e per la depressione a 12 e 24 settimane, mentre i pazienti con la stessa localizzazione ma con la terapia tradizionale riferivano un peggioramento.
I pazienti con tumori gastrointestinali in entrambi i gruppi di studio hanno riportato miglioramenti nella qualità della vita e nell'umore alla 12a settimana.
I pazienti seguiti dal palliativista sono stati più propensi, rispetto agli altri, a parlare dei loro desideri con il loro oncologo se stavano per morire (30.2% contro 14.5%; p = 0.004).
Per i pazienti con tumori incurabili di diagnosi recente, l’integrazione precoce delle cure palliative ha migliorato la qualità della vita e gli altri principali esiti, con effetti differenti in base al tipo di cancro. L’integrazione precoce delle cure palliative potrebbe essere più efficace se mirata alle esigenze specifiche di ogni popolazione di pazienti.
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