Si ritiene che il vantaggio di una precoce integrazione delle cure palliative nelle cure oncologiche sia dovuto all'aumento del supporto psicosociale. In Belgio, l'assistenza psicosociale fa regolarmente parte delle cure oncologiche.
Lo scopo di questo studio controllato randomizzato è quello di esaminare se l'integrazione precoce e sistematica delle cure palliative accanto alla normale terapia oncologica psicosociale offra un ulteriore vantaggio rispetto all’assistenza tradizionale.
I pazienti eleggibili in questa ricerca avevano 18 anni o più ed un tumore avanzato di tipo solido, un performance status in base all’European Cooperative Oncology Group di 0-2, un’aspettativa di vita stimata di [...]
[...] 12 mesi ed avevano un nuovo tumore primario o una diagnosi di progressione da non più di 12 settimane.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale (1:1), secondo un disegno a blocchi utilizzando una sequenza generata dal computer, all'integrazione precoce e sistematica delle cure palliative alle terapie oncologiche, o all'assistenza oncologica standard in un contesto in cui a tutti i pazienti vengono fornite cure oncologiche multidisciplinari da specialisti medici, psicologi, assistenti sociali, dietologi ed infermieri specializzati.
Il fine primario era il cambiamento dello stato globale di salute/scala della qualità della vita valutati dai 30 punti dell’European Organisation for Research and Treatment of Cancer Quality of Life Questionnaire Core (EORTC QLQ C30) a 12 settimane. È stato anche utilizzato il McGill Quality of Life Questionnaire (MQOL), che include la dimensione aggiuntiva del benessere esistenziale. L'analisi statistica si basava sulle intenzioni iniziali di trattamento. Alcune indagini della sperimentazione (registrata su ClinicalTrials.gov, al numero NCT01865396) proseguono, ma senza inserire nuovi pazienti.
Dal 29 aprile 2013 al 29 febbraio 2016, è stata esaminata l'ammissibilità di 468 pazienti, tra questi 186 sono stati arruolati e assegnati in modo casuale al gruppo di cure palliative precoci e sistematiche (92 pazienti) o al gruppo di cura oncologica tradizionale (94).
La compliance a 12 settimane è stata del 71% (65 pazienti) nel gruppo di intervento rispetto al 72% (68) nel gruppo di controllo.
Il punteggio complessivo della qualità della vita a 12 settimane era, secondo l’EORTC QLQ C30, 54·39 (95% IC 49·23-59·56) nel gruppo oncologico standard, contro 61·98 (57·02-66·95 ) nel gruppo di cure palliative precoci e sistematiche (differenza 7·60 [95% IC 0·59-14·60]; p = 0·03); e secondo la MQOL Single Item Scale, 5·94 (95% IC 5·50-6·39) nel gruppo oncologico tradizionale contro 7·05 (6·59-7·50) nel gruppo di cure palliative precoci e sistematiche (differenza 1·11 [95% IC 0·49-1·73]; p = 0.0006).
I risultati di questo studio mostrano che un modello di integrazione precoce e sistematica delle cure palliative nell'assistenza oncologica aumenta la qualità della vita dei pazienti con tumore avanzato. I risultati mostrano anche che un'integrazione precoce e sistematica delle cure palliative è più vantaggiosa per i pazienti con cancro avanzato rispetto alle consulenze di cure palliative fornite su richiesta, anche quando il sostegno psicosociale è già parte dell’assistenza. Con l'integrazione delle cure palliative, gli oncologi e gli specialisti palliativisti dovrebbero collaborare per migliorare la qualità della vita dei pazienti con tumore avanzato.
vai all'abstract: Effect of early and systematic integration of palliative care in patients with advanced cancer: a randomised controlled trial.Vanbutsele -GLancet Oncol. 2018 Mar;19(3):394-404.