Figura 1 |
E’ la distribuzione dell’α-sinucleina fosforilata e dell’α-sinucleina nel sistema nervoso enterico nei pazienti con malattia di Parkinson. Numerose evidenze suggeriscono che un’anormale α-sinucleina si accumuli fuori del cervello e nel sistema nervoso enterico. (Adattato da Pfeiffer, con autorizzazione della Elsevier.) |
Figura 2 |
E’ la dimostrazione del ritardo nello svuotamento gastrico. La fotografia è stata scattata durante una gastroscopia. La freccia indica una tavoletta di carbidopa rimasta intatta nello stomaco di un paziente circa 1-5 ore dopo l'assunzione. |
Figura 3 |
E’ la complessa associazione tra l’helicobacter pylori, una lieve proliferazione batterica intestinale ed il morbo di Parkinson. (A) L’helicobacter pylori e una lieve proliferazione batterica intestinale (SIBO) potrebbero influenzare la progressione della malattia di Parkinson attraverso l'induzione della risposta immunitaria periferica, l’alterazione della barriera emato-encefalica e la diffusione di una neuroinfiammazione. La linea tratteggiata rappresenta una scarsa evidenza. (B) L’helicobacter pylori e una lieve proliferazione batterica intestinale influenzano negativamente la motilità gastrointestinale mediante vari meccanismi, ad esempio con la riduzione della produzione di grelina. (C) Una motilità rallentata potrebbe portare ad un aumento della diffusione della proliferazione batterica intestinale. (D) L'uso di inibitori della pompa protonica e l’ipocloridria conseguenti ad una gastrite atrofica aumentano la probabilità di una concomitante proliferazione batterica intestinale nei pazienti con infezione da helicobacter pylori. (E) L’helicobacter pylori può influenzare fluttuazioni della motilità mediante l’ipocloridria gastrica(la levodopa è altamente solubile in ambiente acido); la presenza di adesine sulla superficie dei batteri che si legano direttamente alla levodopa; la produzione locale di molecole reattive dell'ossigeno che inattivano la levodopa; la levodopa che agisce come nutriente per la crescita batterica; l’alterazione della motilità dello stomaco che provoca un prolungato tempo di transito e l'esposizione del farmaco ai batteri e all’attività enzimatica; l’alterazione della mucosa dell'intestino tenue dove avviene, principalmente, l’assorbimento della levodopa. (F) Una lieve proliferazione batterica intestinale può influenzare fluttuazioni della motilità attraverso il malassorbimento della levodopa dovuto a una diversa composizione del chimo derivante da lesioni della mucosa (perdita di attività della disaccaridasi nella membranaaspazzola) o dalla fermentazione batterica degli zuccheri e dalla deconiugazione degli acidi biliari (portando così alla produzione di acido litocolico che è direttamente tossico per gli enterociti). (G) La malattia di Parkinson colpisce le fluttuazioni della motilità attraverso i suoi effetti sullo svuotamento gastrico (come l’helicobacter pylori e una lieve proliferazione batterica intestinale). (H) L’helicobacter pylori e una lieve proliferazione batterica intestinale sono comuni cause del malassorbimento di importanti sostanze nutritive. |
Figura 4 |
E’ un pratico algoritmo per la valutazione dei pazienti con malattia di Parkinson con disfunzioni gastrointestinali. * Tutti gli antagonisti della dopamina utilizzati per i loro effetti anti-enterici (es. lametoclopramide) sono controindicati nella malattia di Parkinson con l'eccezione del domperidone. |
Figura 5 |
Sono le opzioni di trattamento sviluppate per eludere le disfunzioni gastrointestinali nei pazienti con la malattia di Parkinson. (A) Le formulazioni liquide a base di levodopa, sotto forma di levodopa idrodispersibilie o melevodopa solubile, potrebbero consentire una più rapida insorgenza dell’azione dei farmaci rispetto alle formulazioni standard. Le vie di somministrazione per via parenterale tra cui: (B) i cerotti transdermici di rotigotina e (C) l’ apomorfina per via sottocutanea che sono commercializzati in molti paesi. (D) La stimolazione cerebrale profonda del nucleo subtalamico permette una riduzione della dose giornaliera di levodopa equivalente a circa il 50%, che potrebbe diminuire gli effetti collaterali gastrointestinali correlati. (E) Lo stomaco può essere aggirato mediante un’infusione nel digiuno di un gel di levodopa-carbidopa attraverso un tubo inserito in una gastrostomia endoscopica percutanea. |
In sintesi
La comprensione della disfunzione del sistema gastrointestinale nei pazienti con la malattia di Parkinson è aumentata notevolmente negli ultimi dieci anni.
L'intero tratto gastrointestinale è coinvolto in questi pazienti, causando complicazioni che vanno dal livello orale, tra cui problemi di salivazione e deglutizione, a ritardi nello svuotamento gastrico e alla stitichezza.
Inoltre, una lieve proliferazione batterica intestinale e l’infezione da Helicobacter pylori influenzano variazioni della motilità interferendo con l'assorbimento dei farmaci antiparkinsoniani.
Il ruolo poliedrico del sistema gastrointestinale nella malattia di Parkinson richiede un piano di valutazione e un trattamento specifico e dettagliato. La presenza di un pervasivo accumulo dell’α-sinucleina nel tratto gastrointestinale coinvolge pesantemente questo sistema nella patogenesi della malattia di Parkinson.
Studi futuri che chiariscano il ruolo del tratto gastrointestinale nella progressione patologica della malattia di Parkinson potrebbero potenzialmente portare all’individuazione precoce della malattia e allo sviluppo di approcci neuroprotettivi.
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