Molti centri oncologici offrono trattamenti di agopuntura ma, ad oggi, non è stata effettuata una completa e sistematica verifica dell' efficacia dell’agopuntura nella gestione dei sintomi nei pazienti oncologici.

Per effettuare questa ricerca sono stati consultati in Medline, Embase, CINAHL, Cochrane (tutti i database), Scopus e PubMed, dalle prime pubblicazioni fino al dicembre 2011,

gli studi clinici prospettici randomizzati in tutte le lingue, che citano  l'agopuntura per il trattamento dei sintomi nella cura del cancro. Sono stati inclusi solo gli studi che riportano l’inserimento dell'ago nei punti dell’agopuntura. Gli studi sono stati valutati per il rischio di errore secondo i criteri di Cochrane. I risultati per ogni  sintomo sono stati designati come positivi, negativi o non evidenti.

1. 2.151 pubblicazioni esaminate, hanno soddisfatto tutti i criteri di inclusione 41 studi che esaminano 8 sintomi (dolore, nausea, vampate di calore, stanchezza, xerostomia indotta da radiazioni, ileo paralitico postoperatorio prolungato, ansia/disturbi dell'umore e disturbi del sonno).

Uno studio con esito positivo dell'agopuntura nel trattamento della nausea e del vomito indotti dalla chemioterapia aveva un rischio di errore basso.

Degli studi restanti, 8 avevano un rischio di errore incerto (4 con risultato positivo, 3 negativo e 1 poco evidente). 33 studi avevano un alto rischio di errore (19 con esito positivo, 11 negativo e 3 sia negativo che positivo a seconda del sintomo).

L'agopuntura è risultata essere un appropriato trattamento adiuvante per nausea e vomito indotti dalla chemioterapia, anche se sono necessari ulteriori studi.

Per gli  altri sintomi, l’efficacia rimane indeterminata a causa dell’elevato rischio di errore presente negli studi.

La futura ricerca dovrebbe concentrarsi su gruppi di confronto e metodi di trattamento standardizzati ed essere almeno a singolo cieco, valutare i meccanismi biologici, avere un'adeguata capacità statistica e coinvolgere più agopuntori.

Pur non essendo ancora l'agopuntura accettata come trattamento standard del sintomo nausea/vomito conseguente a chemioterapia  nei pazienti oncologici, per i medici è legittimo chiedersi se esistano linee guida specifiche per, e quando, proporre l'agopuntura ai pazienti  ed aiutarli a prendere decisioni informate.

Sicuramente gli aghi non vanno mai inseriti nel tumore o in una zona ulcerata, ma occorrono ulteriori studi approfonditi e statisticamente inequivocabili per valutare l’efficacia dell’agopuntura nella maggioranza dei sintomi, anche se una mancanza di prove non significa necessariamente una mancanza di effetto (Ernst 65).