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Apr 16, 2013 articolo originale di Andrew M. Seaman
L'articolo, ad una prima lettura, può sembrare scontato e banale, poichè sostiene che, secondo un studio condotto dal Dott. Weiner, medico e ricercatore di servizi sanitari presso il Jesse Brown VA Medical Center e della Università dell'Illinois a Chicago "I pazienti tendono ad essere maggiormente complianti quando i loro medici prestano attenzione alle loro esigenze individuali e al loro contesto". (1) (1) Patients tend to do better when their doctors pay attention to their individual needs and circumstances, according to a new study |
Per questo nuovo studio, Weiner e colleghi, hanno infatti reclutato 139 medici in formazione, che hanno acconsentito che i loro pazienti registrassero a loro insaputa una delle visite mediche successive.
Hanno poi reclutato 774 dei loro pazienti.
I ricercatori hanno poi analizzato le cartelle cliniche dei pazienti per vedere se ci fossero delle "bandiere rosse" che segnalassero i peggioramenti del quadro clinico, ad esempio, se il diabete di una persona non era più sotto controllo.
Hanno poi ascoltato le registrazioni delle visite mediche per vedere se i medici avessero intercettato le "bandiere rosse" e avessero cercato di affrontarne la causa.
Circa 160 dei pazienti sono stati poi monitorati per nove mesi.
Nel complesso, sono state evidenziate 548 "bandiere rosse" nelle cartelle cliniche dei pazienti, di cui 208 sono state riconosciute durante le visite registrate.
I ricercatori hanno quindi rilevato che il 71 per cento dei pazienti per i quali i curanti avevano individuato le "bandiere rosse" sono migliorati, rispetto a circa il 46 per cento di coloro di cui i medici non avevano indirizzato la causa di origine.
(2) They then recruited 774 patients of those doctors who agreed to secretly tape record one of their future visits by leaving a recorder in their clothing or bag.
The researchers then went through the patients' medical records to see if there were any "red flags" that signaled patients' conditions were deteriorating. For example, if a person's diabetes was no longer under control.
They then listened to the tape recordings to see if the doctors picked up on the "red flags" and tried to address the underlying cause. About 160 of the patients were then tracked for nine months to see if their conditions improved.
Overall, there were 548 "red flags" identified in the patients' medical records, and 208 of them were addressed during the recorded visits.
The researchers found 71 percent of the patients who had their "red flags" addressed by their doctors improved, compared to about 46 percent of those whose doctors didn't get to the underlying cause.
Di fatto è emerso che il percorso di formazione medica dovrebbe comprendere discipline volte a sviluppare le tecniche di analisi della storia del paziente .
"I medici non sono persone “cattive” , loro non sono centrati sul paziente.
Il problema è che questo non viene loro insegnato" (3)
(3) "Doctors are not bad people who are not being patient-centered. It's the fact they're not taught it"
Traslando quanto emerso nell'articolo al panorama italiano, possamo porci i seguenti quesiti:
In quali contesti dovrebbero essere recepite ed applicate le "Medical Humanities"?
Quale dovrebbe essere il ruolo della "Medicina narrativa" nei processi di cura?
In un quadro di risorse sanitarie scarse, e in base agli attuali modelli organizzativi, possiamo centrare l’attività del medico sulla storia, sulle abitudini, sui desiderata e sui limiti dei pazienti?
Se così si facesse si avrebbero risvolti in termini di risparmio, appropriatezza e outcomes?
vai all'articolo sul web: Patient-centered care linked to better outcomes