Si stima che ci siano oltre 2,2 milioni di visite al pronto soccorso all’anno da parte di residenti in case di riposo; la maggior parte di loro vengono assistiti e trasportati da operatori del soccorso (tecnici medici di emergenza e paramedici).
Lo scopo di questo studio era quello di indagare le percezioni di questi operatori del soccorso sulle chiamate di emergenza alla fine della vita e si concentra sulla percezione delle chiamate durante il fine vita nell’assistenza a lungo termine.
Questo studio pilota ha utilizzato una modalità [...]
[...] descrittiva con un campione trasversale. I concetti della teoria dell'interazione simbolica hanno guidato il rilevamento delle percezioni e delle interpretazioni delle chiamate di emergenza da parte delle strutture di lungodegenza.
Un campione mirato di operatori del soccorso è stato sviluppato da un'agenzia in una piccola città del nordest degli Stati Uniti.
Sono state condotte interviste semistrutturate a 43 operatori del soccorso per esplorare le loro percezioni dei fattori che provocano le chiamate di emergenza nel fine vita da parte delle strutture di lungodegenza. L'analisi qualitativa dei dati ha coinvolto la codifica iterativa in un processo induttivo che includeva la codifica aperta, sistematica, focalizzata e assiale.
I temi dell'intervista hanno evidenziato i seguenti fattori che contribuiscono alle chiamate: le crisi assistenziali; l’agitazione legata alla morte; i rapporti tra le figure professionali;i protocolli organizzativi. L'angoscia era trasversale e presente in tutti e quattro i temi.
I risultati evidenziano come gli operatori del soccorso diventano mediatori tra le case di riposo ed i reparti di pronto soccorso gestendo la tensione, i conflitti e le sfide nell’assistenza del paziente tra questi enti e indicano l'importanza di un'ulteriore indagine delle interazioni tra il personale delle lungodegenze, gli operatori del soccorso e i reparti di pronto soccorso. Una comunicazione approfondita tra le strutture di lungodegenza ed i soccorritori è importante per affrontare le chiamate potenzialmente inappropriate e le richieste di trasporto e per identificare modalità di collaborazione nella cura dei residenti malati e fragili.