L'uso del propofol per la sedazione palliativa pediatrica non è ben documentato.
Sono stati identificati i pazienti ricoverati che hanno ricevuto il propofol come terapia sedativa palliativa entro 20 giorni dalla morte tra il 2003 e il 2010. Le loro cartelle cliniche sono state esaminate per gli indicatori del dolore, sofferenza e sedazione da 48 ore prima della sedazione palliativa al momento della morte.
Sono stati trascritti in tabelle il consumo di oppiacei e degli altri farmaci per la gestione dei sintomi, i punteggi del dolore, e gli eventi avversi del propofol, e sono state consultate le note cliniche per la descrizione della sofferenza e/o del processo palliativo. Tre su 192 (1,6%) pazienti ricoverati (età 6-15 anni) hanno ricevuto il propofol per la sedazione palliativa alla fine della vita. Il consumo di oppiacei e di altri farmaci di supporto è diminuita durante la sedazione in due casi. Nel terzo caso, i punteggi del dolore sono rimasti elevati e la sedazione è stata l'unica misura efficace di sollievo. Le note cliniche hanno indicato un migliore comfort e riposo in tutti i pazienti. Le infusioni di propofol sono durate fino al momento della morte. |
Questa esperienza dimostra che la terapia sedativa con il propofol è una soluzione palliativa utile per i pazienti pediatrici che vivono una sofferenza intrattabile, alla fine della vita. È utilizzabile un algoritmo per identificare quali bambini sono candidati per la terapia sedativa palliativa.