Sebbene i corticosteroidi siano comunemente usati per alleviare i sintomi nel trattamento dei pazienti con cancro avanzato, pochi studi hanno affrontato a livello nazionale [in Giappone] le pratiche cliniche e gli atteggiamenti nei confronti della terapia con corticosteroidi nelle cure palliative.
Per chiarire le pratiche mediche e gli atteggiamenti nei confronti della terapia con corticosteroidi nell’anoressia, nella sindrome da fatigue e nella dispnea, è stato inviato un questionario di 15 punti a tutte le 178 unità certificate di cure palliative in Giappone. In totale, 124 medici hanno rispedito il questionario (tasso di risposta del 70%). La percentuale mediana di trattamento con corticosteroidi tra tutti i pazienti ricoverati con cancro in fase terminale è stata dell'80% (80% parimenti per fatigue, anoressia, dispnea). I medici hanno segnalato diversi modelli e atteggiamenti riguardo all'uso di corticosteroidi nelle cure palliative. Per quanto riguarda la sospensione, quando era imminente la morte del paziente, il 46% degli intervistati cessa bruscamente l’impiego dei corticosteroidi, mentre il 33% lo riduce ma non interrompere la somministrazione, e il 21% non cambia il dosaggio. Per quanto riguarda il dosaggio, per la fatigue il 47% dei medici somministra una dose minima giornaliera <2 mg, mentre il 51% sceglie una dose di 2-4 mg. |
Il periodo di somministrazione nella dispnea per il 50% dei medici è indipendente dalla prognosi, mentre per il 30% una sopravvivenza prevista di meno di 3 mesi è indicativa per il trattamento con corticosteroidi.
Il 48% dei medici non prescrivere corticosteroidi ai pazienti con delirium iperattivo, mentre il 44% lo ha prescritto con cautela.
L'uso di corticosteroidi è quindi molto comune nelle unità di cure palliative giapponesi, ma i medici riferiscono prassi e attitudini diverse in materia di protocolli di somministrazione. Sono necessari ulteriori studi per determinare un protocollo standard di trattamento per l’uso dei corticosteroidi nei malati terminali.