Importanza In letteratura si evidenzia la presenza di dati limitati rispetto alla misura in cui la mortalità per suicidio è associata a condizioni specifiche di dolore. Obiettivo Esaminare le associazioni tra le diagnosi cliniche di condizioni di dolore non oncologico e i suicidi tra... |
la popolazione di individui che ricevono servizi nel Dipartimento del "Veterans Affairs Healthcare System" .
Disegno
Analisi retrospettiva dei dati.
Setting
I dati sono stati estratti dal registro nazionale dei deceduti del Dipartimento del " Veterans Healthcare System".
Partecipanti
Persone che hanno ricevuto servizi per l'anno fiscale 2005 e che erano in vita all'inizio dell'anno fiscale 2006 ( N = 4 863 086 ) .
Principali risultati e Misure
L'analisi ha esaminato l'associazione tra le diagnosi cliniche basali con condizioni di dolore ( artrite , mal di schiena , emicrania , neuropatia , mal di testa o cefalea tensiva , fibromialgia e dolore psicogeno ) e la successiva morte per suicidio ( valutata negli esercizi 2006-2008 ) .
Risultati
Correlando i fattori demografici e contestuali (età , sesso e punteggio Charlson ) , sono stati osservati rischi di suicidio elevati per ogni condizione di dolore , tranne per l'artrite e la neuropatia (hazard ratio che vanno dal 1,33 [ 99 % CI , 1,22-1,45 ] per il mal di schiena a 2,61 [ 1,82-3,74 ] per il dolore psicogeno).
Quando si sono analizzate le condizioni psichiatriche concomitanti , le associazioni tra dolore e morte per suicidio si sono ridotte; tuttavia associazioni significative sono rimaste per il mal di schiena ( hazard ratio , 1.13 [ 99 % CI , 1,03-1,24 ] ), emicrania ( 1,34 [ 1,02-1,77 ] ), e dolore psicogeno ( 1,58 [ 1,11-2,26 ] ) .
Conclusioni e rilevanza
Vi è la necessità di una maggiore consapevolezza del rischio di suicidio in individui con certe diagnosi di dolore non oncologico , in particolare mal di schiena , emicrania e dolore psicogeno .
vai all'abstract >> Noncare Pain Condition and Risk of Suicide
Mark A. Ilgen, PhD1,2; Felicia Kleinberg, MSW1,2; Rosalinda V. Ignacio, MS1,2; Amy S. B. Bohnert, PhD1,2; Marcia Valenstein, MD1,2; John F. McCarthy, PhD1,2; Frederic C. Blow, PhD1,2; Ira R. Katz, MD, PhD3
JAMA Psychiatry. 2013;70(7):692-697. doi:10.1001/jamapsychiatry.2013.908.