Studi osservazionali hanno individuato molteplici fattori di rischio modificabili associati ad un aumentato rischio di deterioramento cognitivo nell’età avanzata e alla malattia di Alzheimer. Tuttavia, precedenti studi clinici di prevenzione, meno ampi e di minor durata, con interventi su singoli settori, hanno dato risultati deludenti o, nel migliore dei casi, modesti. Il Finnish Geriatric Intervention Study to Prevent Cognitive Impairment and Disability (FINGER – Studio finlandese di trattamento geriatrico per prevenire il deterioramento e la disabilità cognitiva) ha studiato gli effetti di... |
...un intervento multisettoriale della durata di 2 anni indagando contemporaneamente i diversi stili di vita e i fattori di rischio vascolare.
Lo studio FINGER biennale, controllato multisettoriale randomizzato ha coinvolto 1260 partecipanti di età compresa tra 60-77 anni, reclutati dalle coorti di precedenti indagini sulla popolazione.
I criteri di inclusione sono stati: CAIDE Punteggio di rischio per la demenza >6 punti, che indica la presenza di fattori di rischio modificabili; e prestazioni cognitive a livello medio o leggermente inferiore a quello previsto per l’età.
I partecipanti sono stati inseriti casualmente (1:1) in entrambi i gruppi, quello di intervento multisettoriale o quello di controllo.
L'intervento comprendeva indicazioni nutrizionali, esercizio fisico, formazione cognitiva e attività sociali, nonché la gestione dei fattori di rischio vascolare.
Il gruppo di controllo ha ricevuto i normali consigli sulla salute.
Il risultato primario dopo 2 anni è una prestazione cognitiva, misurata da una serie completa di test neuropsicologici (NTB), con un punteggio composito Z.
È prevista una prosecuzione prolungata (7 anni), con un intervento di sostegno per valutare:
- gli effetti a lungo termine sull’incidenza della demenza/Alzheimer;
-le risultanze secondarie e sperimentali, tra cui i biomarcatori e il neuroimaging con risonanza magnetica e PET.
L'intervento biennale si è concluso nel mese di febbraio 2014.
Qui vengono riportati i principali risultati intention-to-treat (ITT) sulla cognizione, dopo due anni di intervento. Sono stati utilizzate analisi statistiche lineari a modello misto.
È emerso un significativo effetto benefico dovuto al trattamento sulle prestazioni cognitive complessive (NTB) (p <0.001 per tempo * interazione di gruppo). L'effetto positivo è stato rilevato in ciascun ambito cognitivo: memoria (p <0,05); funzione esecutiva (p <0.05), velocità psicomotoria (p <0,05). Il tasso di abbandono è stato solo dell'11%, ed i partecipanti hanno considerata l’esperienza molto positiva.
Questo è il primo ampio studio randomizzato controllato che ha dimostrato che è possibile prevenire il declino cognitivo utilizzando un intervento multisettoriale negli anziani a rischio. Questi risultati evidenziano il valore del nuovo e praticabile approccio multisettoriale che è efficace in diverse aree cognitive.
vai all'articolo >> Two-Year Clinical Trial of Multifaceted Lifestyle-Based Intervention Provides Cognitive Benefits for Older Adults at Risk of Dementia - COPENHAGEN, DENMARK, July 13, 2014