Le direttive anticipate sono una risorsa importante, ma poco utilizzata. Per determinare le ragioni di questo scarso uso sono stati studiati i fattori associati alla stesura delle direttive anticipate in pazienti ricoverati. Sono stati intervistati 130 pazienti ricoverati in un... |
...ospedale universitario urbano.
Le interviste prospettiche, strutturate vertevano sulla struttura familiare, l'assistenza sanitaria, la malattia e le esperienze di fine vita, confrontando le interviste contenenti direttive anticipate e quelle senza.
Sono state utilizzate: l'analisi bivariata e la regressione logistica per identificare le caratteristiche dei pazienti che avevano steso un testamento biologico e dei loro familiari, rispetto a quelle dei pazienti che non lo avevano fatto.
Il 21% dei pazienti ha espresso le proprie scelte di fine vita e il 35% aveva un familiare coinvolto nell’assistenza sanitaria.
I pazienti che hanno compilato un testamento biologico erano più anziani (p ≤ 0,0046), avevano patologie multiple (p = 0.018), erano vedovi (p = 0,02) e più spesso erano ricoverati con una malattia cronica (p = 0,009) rispetto a quelli privi di testamento biologico.
I pazienti con familiari coinvolti nell’assistenza erano più anziani (p <0.001), appartenevano a gruppi religiosi (p = 0.04), avevano più figli (p = 0,03), erano più spesso vedovi (p ≤ 0,001) rispetto a quelli senza familiari coinvolti nell’assistenza.
I pazienti avevano 10,8 (95% intervallo di confidenza [CI] 4,59-25,3), 46,5 (95% CI 15,1-139,4) e 68,6 (95% CI 13,0-361,3) probabilità in più di compilare un testamento biologico se ciò veniva loro chiesto da un medico, da un legale, o dalla famiglia e dagli amici, rispettivamente, di quelli che non ricevevano richieste.
I pazienti con familiari coinvolti nell’assistenza avevano 1,68 (95% CI 0,81-3,47), 4,34 (IC 95% 1,50-12,6) e 18,0 (95% CI 2,03-158,8) probabilità in più di aver ricevuto una richiesta in tal senso dalle medesime figure.
I pazienti con esperienza riguardo alle decisioni di fine vita avevano 2,54 probabilità in più di avere un testamento biologico (95% CI 1,01-6,42) e 3,53 probabilità in più di avere un familiare coinvolto nell’assistenza sanitaria (95% CI 1,51-8,25) rispetto a quelli privi di esperienze.
Quindi l’aver ricevuto la richiesta di compilare le direttive anticipate da parte del personale medico, di un legale, o di familiari e amici aumenta la probabilità che i pazienti le esprimano. Anche quelli con precedenti esperienze riguardo alle scelte di fine vita hanno più probabilità di stendere un testamento biologico.
Infine anche la struttura della famiglia e l'utilizzo di strutture sanitarie influisce sul possesso di direttive anticipate.
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Family Structure, Experiences with End-of-Life Decision Making, and Who Asked About Advance Directives Impacts Advance Directive Completion Rates Van ScoyLauren J.- Journal of Palliative Medicine - Online Ahead of Print: July 7, 2014