La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) colpisce il 2-4% della popolazione del Regno Unito e ha una significativa mortalità, anche se la prognosi è difficile. L'ossigenoterapia a lungo termine (LTOT) è stata identificata dal Gold Standards Framework come un indicatore clinico di progressione della malattia. La ricerca ipotizza che... |
...l'indice ADO di previsione della mortalità (basato su età, dispnea e ostruzione delle vie aeree), potrebbe essere utilizzato per i pazienti LTOT per aiutare ad identificare quelli con prognosi infausta. Questo indice è stato confrontato con la scala della dispnea del Medical Research Council, l’indice di massa corporea, il volume espiratorio forzato in 1 secondo ed il volume distribuito.
Lo studio retrospettivo è stato condotto su 136 pazienti con BPCO sottoposti ad ossigenoterapia a lungo termine dal giugno 2003 all’agosto 2010. I dati sono stati raccolti dai database LTOT e dalle cartelle cliniche. La durata della sopravvivenza dei pazienti è stata calcolata dall’inizio dell’ossigenoterapia. I pazienti sono stati raggruppati in base ai singoli parametri.
Sono stati registrati i tassi di sopravvivenza a 6 mesi, 1 anno e 4 anni.
Il software GraphPad Prism V.5.0 è stato utilizzato per costruire le curve di Kaplan-Meier ed eseguire i test di comparazione (log-rank).
L'indice ADO ha discriminato la sopravvivenza a 6 mesi, 1 anno e 4 anni, p = 0,0027.
Un basso indice di massa corporea (<20) è stato associato con una prognosi sfavorevole dopo 1 e 4 anni, p = 0,0015.
La scala del Medical Research Council ha predetto la sopravvivenza a 4 anni.
La percentuale della capacità di diffusione del polmone per il monossido di carbonio (DLCO) e quella del volume espiratorio forzato in 1 secondo (FEV1) non aiutano a prevedere la sopravvivenza.
Questo studio ha mostrato un'ampia variazione nella sopravvivenza nella popolazione di pazienti in ossigenoterapia a lungo termine. Il punteggio ADO potrebbe essere utilizzato come un indicatore precoce per l’invio ai servizi palliativi, ampliando così le cure di fine-vita che migliorano la qualità della vita nella BPCO. Uno studio prospettico sull’utilizzo di questo indice sarebbe necessario per dimostrare questa ipotesi.
vi all'abstract >> BMJ Support Palliat Care 2014;4:140-145 -Predictors of survival in patients with chronic obstructive pulmonary disease receiving long-term oxygen therapy - Sheonagh Law