Il dolore da arto fantasma è una condizione debilitante per la quale non è stato trovato alcun trattamento efficace. Si è ipotizzato che il ri-coinvolgimento dei circuiti centrali e periferici coinvolti nell’esecuzione motoria potesse ridurre il dolore dell'arto fantasma attraverso la plasticità competitiva e l'inversione della riorganizzazione corticale.
I pazienti con amputazioni degli arti superiori e con dolore cronico intrattabile da arto fantasma sono stati reclutati in tre cliniche in Svezia ed una in Slovenia. I pazienti hanno ricevuto 12 sedute di esecuzione motoria fantasma utilizzando l’apprendimento con un apparecchio di riconoscimento degli schemi mioelettrici che decodifica la volontà motoria e la applica a controllare l'arto virtuale che il paziente vede sullo schermo accanto alla propria immagine ripresa da una web cam, utilizzando anche la realtà espansa e virtuale ed il gioco (pilotare una vettura guidandola con i movimenti fantasma).
Le variazioni di intensità, frequenza, durata, qualità ed intromissione del dolore dell'arto fantasma sono state stimate con [...]
[...] l'uso della scala numerica di valutazione, l'indice di valutazione del dolore, la scala di distribuzione del dolore ponderato e con una scala di frequenza specifica per lo studio, prima di ogni sessione e nei controlli a 1, 3 e 6 mesi dopo l'ultima seduta. Sono state monitorate anche le variazioni dei farmaci e delle protesi. Per rendicontare i risultati sono state utilizzate statistiche descrittive e i risultati sono stati analizzati con test non parametrici. La sperimentazione è stata registrata su ClinicalTrials.gov, con il numero NCT02281539.
Tra il 15 settembre 2014 ed il 10 aprile 2015, sono stati arruolati 14 pazienti con dolore cronico intrattabile da arto fantasma, per i quali i trattamenti convenzionali non hanno dato esito. Dopo le 12 sedute, i pazienti mostravano statisticamente e clinicamente significativi miglioramenti con tutte le misurazioni del dolore da arto fantasma. Questo dolore è diminuito, dal pretrattamento fino all’ultima seduta di trattamento, del 47% (SD 39; variazione media assoluta 1.0 [0.8]; p = 0.001) rispetto alla distribuzione del dolore, del 32% (38; variazione media assoluta 1.6 [1.8]; p = 0.007) rispetto alla scala di valutazione numerica e del 51% (33; variazione media assoluta 9.6 [8.1]; p = 0.0001) relativamente all’indice di valutazione del dolore.
Il punteggio della scala di valutazione numerica per l'intrusione del dolore fantasma agli arti durante le attività della vita quotidiana ed il sonno è stato ridotto, rispettivamente, del 43% (SD 37; variazione media assoluta 2.4 [2.3]; p = 0.004) e del 61% (39; variazione media assoluta 2.3 [1.8]; p = 0.001). Due dei quattro pazienti che erano in terapia hanno ridotto i dosaggi dell’81% (gabapentin - riduzione assoluta 1.300 mg) e del 33% (pregabalin - riduzione assoluta 75 mg). I miglioramenti erano ancora presenti 6 mesi dopo l'ultimo trattamento.
I risultati della sperimentazione suggeriscono il valore potenziale dell’esecuzione motoria dell'arto fantasma come trattamento per il dolore da arto fantasma. Promuovere l’esecuzione motoria fantasma sostenuta dall’apprendimento con un apparecchio, dalla realtà espansa e virtuale e dal gioco rappresenta un trattamento coinvolgente, non invasivo e non farmacologico di cui, al momento, non sono stati individuati effetti collaterali.