I pazienti con una malattia cronica grave presentano dati funzionali scadenti, un elevato rischio di mortalità e complicanze significative, tra cui delirio e alterazioni cognitive. Il significato prognostico del delirio persistente in questi pazienti non è stato ben descritto.
Si riporta ed analizza il caso di un paziente con una malattia cronica grave a seguito di un intervento cardiochirurgico serio, che era stabile emodinamicamente dopo una lunga permanenza nell'unità di terapia intensiva cardiotoracica, ma aveva un delirio persistente e incessante.
Nonostante gli approcci farmacologici e non farmacologici per migliorare il suo delirio, il paziente [...]
[...] ha continuato a manifestare sintomi di delirio e successivamente è morto nell'unità di terapia intensiva cardiotoracica.
Gli sforzi per riconsiderare gli obiettivi della cura, data la condivisione della famiglia dei suoi valori, si sono scontrati con la resistenza del suo cardiochirurgo che credeva che avesse ragionevoli possibilità di recupero poiché non c’erano insufficienze degli organi. Questa studio del caso solleva la questione se si dovrebbe considerare il delirio persistente come sindrome prodromica della morte nei pazienti con una malattia cronica grave.
Ulteriori studi sulla prevalenza e sugli esiti del delirio prolungato o costantemente agitato nei pazienti con una malattia cronica grave sono necessari per fornire informazioni prognostiche che possano aiutare i pazienti e le famiglie a ricevere un’assistenza conforme alle loro intenzioni e valori.
vai all'abstract: >> Persistent Delirium in Chronic Critical Illness as a Prodrome Syndrome before Death - DeForest Anna. Journal of Palliative Medicine. Online Ahead of Print: February 21, 2017