INTRODUZIONE
Tutte le persone hanno il diritto ad un’assistenza sanitaria di alta qualità, scientificamente fondata, e umana. Pertanto, ricevere opportune cure mediche di fine vita non deve essere considerato un privilegio, ma un vero diritto, indipendentemente dall’età o da altri fattori associati.
L’Associazione Medica Mondiale (WMA) riafferma i principi articolati nei precedenti suoi documenti la “Dichiarazione sulla malattia terminale” e la “Dichiarazione sull'eutanasia”. Queste dichiarazioni sono sostenute e completate dalla “Dichiarazione relativa alla medicina di fine vita”.
Le cure palliative al termine della vita sono parte di una buona assistenza medica. La necessità di accesso a cure palliative di miglior qualità è molto elevata, soprattutto in paesi poveri di risorse.
L’obiettivo delle cure palliative è quello di raggiungere la migliore qualità di vita possibile attraverso la cura adeguata del dolore e di altri gravi sintomi fisici, e l'attenzione alle esigenze sociali, psicologiche e spirituali del paziente.
Le cure palliative possono essere erogate a casa così come in vari livelli di assistenza sanitaria istituzionale.
Il medico deve adottare un atteggiamento compassionevole e umano verso la sofferenza, deve agire con empatia, rispetto e tatto. L'abbandono del paziente che ha bisogno di tali cure è inaccettabile nella pratica medica.
RACCOMANDAZIONI
1. Trattamento del dolore e dei sintomi
1.1 È essenziale identificare il più presto possibile i pazienti che si avvicinano alla fine della vita in modo che il medico possa effettuare una valutazione approfondita delle loro esigenze. Deve sempre essere definito un piano di assistenza per il paziente; quando possibile, questo progetto assistenziale sarà delineato direttamente con il paziente. Per alcuni questo processo può iniziare mesi o un anno prima della morte e comprende individuare e indirizzare la probabilità del dolore e di altri sintomi angoscianti, provvedere ai bisogni sociali, psicologici e spirituali dei pazienti nel periodo di vita che rimane. L'obiettivo prioritario è mantenere la dignità dei pazienti e liberarli dai sintomi dolorosi. I piani di assistenza devono mantenere i pazienti nel massimo comfort e padronanza di sé possibili, riconoscendo l'importanza di sostenere la famiglia e di rispettare il corpo anche dopo la morte. 1.2 Sono stati compiuti progressi importanti nella cura del dolore e di altri sintomi causa di disagio. L'uso appropriato della morfina, dei nuovi analgesici e di altre misure può eliminare o alleviare il dolore e gli altri sintomi, nella maggior parte dei casi. Le autorità sanitarie competenti devono rendere accessibili i farmaci necessari e consentire la loro fruizione da parte dei medici e dei pazienti. Gruppi di medici dovrebbero sviluppare le linee guida per il loro uso appropriato, comprendendo l'aumento di dosaggio e la possibilità di effetti secondari non voluti. |
1,3 In un numero molto limitato di casi, generalmente nelle fasi molto avanzate di una malattia fisica, possono insorgere alcuni sintomi refrattari alla terapia standard. In tali casi la sedazione palliativa, con la perdita della coscienza, può essere proposta quando l’aspettativa di vita è di pochi giorni, come misura straordinaria in risposta ad una sofferenza che il paziente e il medico concordano essere intollerabile. La sedazione palliativa non deve mai essere utilizzata per causare intenzionalmente la morte di un paziente o senza il consenso di un paziente che rimane competente. Il grado e la tempistica della sedazione palliativa deve essere proporzionale alla situazione. Il dosaggio deve essere attentamente calcolato per alleviare i sintomi, ma deve comunque essere quello più basso possibile in grado di ottenere un beneficio.
2. Comunicazione e consenso; etica e valori
2.1 Le informazioni e la comunicazione tra il paziente, la sua famiglia e i membri del team di assistenza sanitaria sono uno dei pilastri fondamentali della qualità delle cure alla fine della vita.
Il paziente deve essere incoraggiato ad esprimere le sue preferenze per quanto riguarda la cura e le sue emozioni e la sua angoscia esistenziale devono essere tenute in considerazione.
2.2 Una cura eticamente corretta alla fine della vita dovrebbe promuovere, come procedura corrente, l’autonomia dei pazienti e un processo decisionale condiviso, essere rispettosa dei valori del paziente e della sua famiglia.
2.3 I medici dovrebbero discutere direttamente le preferenze di un paziente con il paziente stesso e/o con il tutore del paziente. Questi dialoghi devono essere iniziati presto ed essere una prassi con tutti i pazienti, dovrebbero anche essere ripresi regolarmente per esplorare se i pazienti hanno modificato i loro desideri, soprattutto quando le loro condizioni cliniche cambiano. I medici dovrebbero incoraggiare i loro pazienti ad attestare formalmente i loro obiettivi, i loro valori e le preferenze di trattamento e a nominare un tutore con cui il paziente possa discutere in anticipo la propria posizione in merito all'assistenza sanitaria e al trattamento. I pazienti che rifiutano le implicazioni del loro stato possono non gradire tale discussione in alcune fasi della malattia, ma dovrebbero sapere che possono cambiare idea. Dato che le direttive anticipate documentate spesso non sono disponibili in situazioni di emergenza, i medici devono sottolineare ai pazienti l'importanza di discutere le loro preferenze di trattamento con coloro che potrebbero agire come tutore nelle decisioni sanitarie.
2.4 Se un paziente è in grado di dare il proprio consenso, la cura dovrebbe essere basata sulle richieste del paziente, purché queste possano essere giustificate dal un punto di vista medico, etico e legale. Il consenso deve essere basato su informazioni sufficienti e un dialogo adeguato, ed è obbligo del medico assicurarsi che il paziente riceva una terapia adeguata contro il dolore e il disagio prima di ottenere il suo consenso, al fine di garantire che la sofferenza fisica e mentale non interferisca con il processo decisionale.
2.5 I parenti prossimi o la famiglia devono essere informati e coinvolti nel processo decisionale a condizione che il paziente non si opponga a questo. Se il paziente non è in grado di esprimere il proprio consenso e non è disponibile una direttiva anticipata, devono essere considerati i punti di vista del tutore, nominato dal paziente, sulla cura e il trattamento.
3. Cartelle cliniche e aspetti medico-legali
3.1 I medici che curano un paziente nelle fasi finali della vita devono accuratamente documentare le decisioni terapeutiche e le motivazioni per la scelta di particolari procedure, che comprendono i desideri del paziente e della famiglia ed il consenso. Un documento medico adeguato è della massima importanza per la continuità e la qualità delle cure mediche in generale e delle cure palliative in particolare.
3.2 Il medico deve anche considerare che queste note possano servire in ambito legale, per esempio, nel determinare la capacità decisionale del paziente.
4. Membri della famiglia
È necessario riconoscere l'importanza della famiglia e del quadro emotivo dell’ambiente del paziente. I bisogni della famiglia e di altri caregivers durante il decorso della malattia devono essere riconosciuti e sostenuti. Il team di assistenza dovrebbe promuovere la collaborazione nella cura del paziente e fornire il supporto nel lutto, quando richiesto. I bisogni dei bambini e delle loro famiglie richiedono una particolare attenzione e competenza, sia che il bambino o il genitore siano i pazienti.
5. Lavoro di squadra
Le cure palliative sono di solito realizzate da un team multiprofessionale e interdisciplinare composto da sanitari e non sanitari. Il medico deve essere la guida del team, responsabile, tra gli altri doveri, della diagnosi e della terapia. La continuità delle cure è molto importante. La squadra dovrebbe fare tutto il possibile per assecondare la richiesta del paziente di morire a casa, se opportuna e possibile. |
6. Formazione del medico
Il numero sempre maggiore di persone che necessitano di cure palliative e l’accresciuta disponibilità di terapie efficaci fa sì che le problematiche della terminalità dovrebbero essere una parte importante della formazione universitaria e postuniversitaria del medico.
7. Ricerca e istruzione
Sono necessarie ulteriori ricerche per migliorare le cure palliative. Questo include, ma non si limita a, cure mediche generali, trattamenti specifici, implicazioni psicologiche e organizzazione. La WMA sosterrà gli sforzi per migliorare le indispensabili competenze dei medici per aumentare la larga diffusione e la qualità di una pianificazione della cura in significativo anticipo.
CONCLUSIONI
La cura che un popolo fornisce ai pazienti morenti, nell'ambito delle risorse disponibili, è un indice del suo grado di civiltà. Se i medici rappresentano la migliore tradizione umanitaria, dovremmo sempre impegnarci a fornire la migliore cura possibile al termine della vita.
La WMA raccomanda che tutte le associazioni mediche nazionali sviluppino una politica nazionale sulle cure palliative e la sedazione palliativa, sulla base dei consigli contenuti nella presente dichiarazione.
Vai al documento originale >> WMA Declaration on End-of-Life Medical Care
Adopted by the 62nd WMA General Assembly, Montevideo, Uruguay, October 2011