Apparentemente la bioetica soffre di un’errata distribuzione delle risorse della ricerca, analoga al divario '10/90' nella ricerca medica.
Sebbene la malattia infettiva debba essere riconosciuta come un argomento di primaria importanza per la bioetica, l'argomento complessivo della malattia infettiva ha ricevuto relativamente poca attenzione dalla disciplina della bioetica rispetto a situazioni come l'aborto, l'eutanasia, la genetica, la clonazione, la ricerca sulle cellule staminali e così via.
Il fatto che le conseguenze storiche e potenzialmente future delle malattie infettive siano pressoché senza eguali è una delle ragioni per cui il tema delle malattie infettive merita maggiore attenzione da parte dei bioeticisti.
La "morte nera" ha eliminato un terzo della popolazione europea durante il XIV secolo; l'influenza del 1989 uccise tra i 20 e i 100 milioni di persone; e, nel XX secolo, il vaiolo uccise forse tre volte più persone di tutte le guerre di quel periodo.
Nel mondo contemporaneo, le epidemie (AIDS, tubercolosi resistente ai farmaci e nuove malattie infettive emergenti come la SARS) continuano ad avere [...]